Eryngium Ametystinum o Calcatreppolo o Eringio
Salendo verso Torre Maggiore tra i sassi e ben esposta al sole ecco l’Eryngium Ametystinum.
E’ anche chiamato “cardo nomade” perché in autunno i capolini secchi della pianta si staccano e spinti dal vento arrivano ovunque.
Per l’uso erboristico, si raccoglie la radice in settembre e ottobre quando tutta la parte aerea dell’Eringio è completamente seccata.
Si usa in forma di decotto, tintura alcolica o tintura vinosa.
Agisce come diuretico, sudorifero, antiedematoso, leggermente lassativo e favorisce i processi digestivi.
Per l’uso culinario ho trovato questo sito da visitare
http://www.prolocorivalta.it/doc/evanovembre.pdf