Dopo un’estate di riposo i bei castagni del paese di Castagna Cupa che
profumano d’autunno e di caldarroste, mi hanno dato lo spunto per ricominciare
la descrizione delle piante…..quindi onore al Castagno il cui nome latino è Castanea
Sativa!!!
L’albero è molto ricco di tannino e dalla corteccia e dalle
foglie si ricavano estratti per tingere e conciare. Il decotto della corteccia si usa anche contro
la febbre.
Le foglie in infuso sono sedative della tosse della
bronchite e soprattutto della pertosse.
Il castagno è anche chiamato albero del pane per il
contenuto nelle castagne, di glucidi e
sali minerali, che da sempre hanno fornito energia e sostentamento alle popolazioni
montane e collinari; le caldarroste si usano anche nei casi di astenia fisica e
intellettuale.
Il frutto cotto della castagna è ottimo per fare dolci (praline
al cioccolato rivestite di polvere di cocco, i marron glacè, castagne sotto
alcool ecc.), oppure seccato e
polverizzato si ottiene farina per altri usi culinari.
Nb: è importante masticare bene il frutto per permettere all’enzima contenuto nella saliva, la
ptialina, di effettuare la digestione dell'amido
ed essere facilmente digeribile.